giovedì 26 agosto 2010

Casa - Breno - Croce Domini - Manica - Collio - Casa



167km 2500m di dislivello, oltre 7 ore in sella, i numeri, da soli a volte contano più di tante parole.

Mentre scrivo sono decisamente stanco, e finalmente dirà qualcuno, col senno di poi oggi era un po' oltre le mie attuali energie, specie considerando che ieri sono stato quasi 13 ore di fila a cucinare alla festa di radio onda d'urto, e che alla fine stanotte ho potuto dormire meno di 3 ore.

Comunque, il giro previsto era molto bello e affascinante, i primi 70 km si andava al lago di Iseo, si saliva lungo la sponda bergamasca, e poi si saliva la valle fino a Breno, da lì 21,5 km di ascesa al Croce Domini (salita al 7,7%) e arrivati al Croce Domini dosso dei Galli, 5km di sterrato e 5 di asfalto che collegano il Croce Domini al Maniva, da li tutta discesa o quasi fino a casa, totale quasi 170km e 2500m di dislivello.

Fino a Breno giornata molto tranquilla, media attorno ai 30 kmh. il Croce Domini non lo avevo mai fatto in bici, i primi 5km passano che è un piacere, in qualcosa come 17 o che minuti, ma sono i più facili, la gamba sta veramente bene e appena arrivano i km duri cerco di spingere, stando attento a tenere una soglia cardiaca sotto l'85% perché non avendo fatto quest'anno nessuna salita sopra l'ora non sapevo come avrei potuto gestire le mie energie, quindi volevo cercare di non esagerare, tutto sommato la prima ora è andata abbastanza bene, ho fatto circa 14km e VAM poco sopra i 1000, da lì iniziano un paio di km relativamente facili, che riesco ad affrontare bene, anche se in realtà non riesco a rilanciare e quindi li uso più che altro per riposare dopo l'inferno che si trova tra il 10 e il 14 km dove ci sono rettilinei interi tutto al 12%.

Gli ultimi 5km sono un calvario, finisco energie e acqua, avevo una proiezione di chiudere in meno di un'ora e mezza, ma la gamba si trascina, salgo quasi per inerzia, fino alla fine dove arrivi in 1h 41m.

Credo che sia emersa oltre alla stanchezza di questi giorni, anche la totale mancanza di preparazione invernale e la non abitudine a salite di questa lunghezza, ma tutto sommato sono contento di essere arrivato fino in cima, di aver comunque messo tanti km di dislivello in saccoccia.

Da lì saliamo i restanti 9 km del Dosso dei Galli, lo sterrato ha punte al 14% ma quasi non si sentono, lo affrontiamo a ritmo molto molto blando, proprio per evitare forature, con più attenzione a schivare i sassi e ammirare gli stupendi panorami, poi la strada spiana, e gli ultimi 3km torna l'asfalto e la strada torna a salire al 10% fino alla fine.



Arrivati ai radar del Maniva iniziamo la picchiata verso Collio, in discesa ho voglia di tirare un po' per togliermi di dosso la stanchezza e la fatica del Croce Domini, purtroppo in cime c'è un vento tremendo e appena supero i 70kmh le folate di vento laterale mi spostano la bici di oltre un metro, a causa delle ruote ad alto profilo che sto usando, decido così che è meglio scendere in sicurezza. Dopo Collio ci rimane solo tutta la Val Trompia in leggera discesa, dove si può stare sempre sopra i 40kmh senza troppa fatica, e alla fine, scavalcata la terribile Forcella, Home Sweet Home.

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